Ciao!
Questa è la Matilda lunga di luglio (dopo la puntata veloce di mezza estate) e io sono agnese che questo mese si è finalmente annoiata. Non mi annoio facilmente. Non sto molto ferma. Tu come ti relazioni con la noia? Se sapessi annoiarmi, c’è anche da dire, Matilda non esisterebbe. Quindi la vuoi leggere o ascoltare?
Ho letto tanti libri belli che tra loro si incastrano e parlano che è una meraviglia. Una botta di femminismo che è arrivata e ho accolto a braccia aperte. Forse l’ho pure cercata, mi prendo le mie responsabilità nella scelta dei titoli. Mi sa che in questa puntata andiamo per le lunghe (spero che Gmail non la tagli 😬).
3 libri letti dell’ultimo mese
Girlhood. In un corpo di ragazza
di Melissa Febos [from Us]
nottetempo 2023, traduzione dall’inglese di Federica Principi
ho sfruttato metà di un buono regalo
in copertina: l’inconfondibile Alessandro Baronciani [5 ⭐]
Ti condivido la prima pagina del libro e potremmo finire così questa recensione.
E invece torniamo un attimo alla panchina nel parco, la stessa dell’altra volta: è la panchina di quando arrivo in anticipo. O ormai la panchina della rabbia. Ero seduta lì, in uno dei giorni più caldi nella storia dell’umanità, con un vestito corto, largo e svolazzante. Blu con delle geometrie bianche. Ero stanca, accaldata e stavo ascoltando Acid Arab (che, oh, ognuna ha le sue fisse). È passato un uomo e mi ha guardato. Anzi, ha proprio posato lo sguardo su di me - dove posare significa che lo sguardo arriva e lì rimane. E poi un secondo uomo, nel giro di pochi minuti, ha fatto la stessa cosa. Questa recensione inizia condividendo con te qualcosa che mi ha fatto arrabbiare.
Il libro di Febos è una perfetta compagnia in questi casi: perché sta parlando di te, della tua amica, di tua sorella, della tua collega. Parla di quel momento in cui il tuo corpo cambia e gli altri (al maschile, ma non solo) te lo fanno notare, ti prendono in giro.
🔄 «Il mio corpo, un tempo un contenitore affidabile, prese a trasformarsi» 🔄
Ti parla delle prime volte che tocchi il tuo corpo e non sai cosa stai facendo. Ti parla delle prime volte che toccano il tuo corpo e tu non sai direi di no. Quante di noi sanno cos’è la paura? Questa frase, per esempio, me la tatuo.
😬 «Vivere nel mio corpo aveva già prodotto un’esistenza inquieta» 😬
Altre parti del libro parlano di dipendenza da eroina e di sex work, che sono situazioni che non conosco direttamente. Ma parla anche di trovarsi a venti e qualcosa anni all’estero, da sole. Melissa Febos riesce davvero a farti dire: sta parlando di me. E allora si capisce che forse è il mondo a essere un posto un po’ sbagliato se l’esperienza di giovane donna è così simile per tutte (lo so bene, condividiamo sicuramente delle forme di privilegio che ci fanno riconoscere).
🏠 «Possiamo sognare e pensare e sputare e scopare purché teniamo in ordine la casa» 🏠
Uno dei testi del libro, Intrusioni, affronta il tema delle molestie e riesce bene a descrivere come in quel momento il tuo potere sia pari a zero, come tu non abbia controllo del tuo corpo. Racconta dell’esperienza di essere guardata da fuori dalla finestra della camera. Immaginati un tizio che sta lì, guarda e, a un certo punto, ti commenta. E immagina non essere presa sul serio dalla polizia. E immagina di dover cambiare casa, perché in quella non ti senti sicura. E, senza immaginare questa volta, sai che questa è la storia di tante altre donne.
🧙🏻♀️ «La mia è una storia comune. Lo sono tutte le nostre storie. Proprio in questo momento se ne stanno svolgendo versioni ben peggiori e questa cosa andrà avanti finché non capiremo tutti che “zoccola” è una parola inventata dagli uomini, proprio come “strega”, allo scopo di preservare il proprio potere sulle donne e tenerle al proprio servizio» 🧙🏻♀️
Anche nel prossimo libro c’è molto spazio dedicato alla violenza di genere. E in entrambi le autrici intervistano altre donne su questo tema. Le senti le voci, le senti tutte addosso.
🖐🏻 «Dalla nascita la società ci insegna a non rifiutare le mani degli altri, tranne nel raro caso in cui quella mano spunta da un furgone sospetto reggendo un lecca-lecca» 🖐🏻
Sul sito dell’editore, puoi avere un assaggio delle prime trenta pagine.
Unica nota: pensavo fosse un romanzo e invece sono otto saggi. Il primo, Cavità, è da leggere ogni giorno, fin da piccole.
Canzoni correlate:
🎵 New Radio, Bikini Kill [1998]
🎵 Ave Maria, Margherita Vicario [2023]
🎵 Ten Commandments, The Specials + Saffiyah Khan [2019]
Un’altra cena rovinata. Saggi scelti
di Sara Ahmed [1/2 Uk 1/2 Australia]
Fandango 2023, traduzione dall’inglese di Michela Baldo e feminoska
prestato
in copertina: progetto grafico di Francesco Sanesi [2 ⭐]
Ho conosciuto Sara Ahmed tanti anni fa, come molte (forse? spero) con il suo Manifesto Guastafeste (che trovi tradotto in italiano grazie al collettivo les bitches). Il titolo si rifà a quella sensazione che in molte (forse? decisamente) abbiamo provato: quella di sentirsi in colpa per rovinare l’atmosfera quando si parla di femminismo, di diseguaglianze, di questioni di genere. Quando ci troviamo a sentirci noi il problema e non ciò che stiamo nominando.
👀 «Gran parte di ciò che sperimentiamo come sessismo viene liquidato come se si trattasse esclusivamente di una nostra percezione individuale» 👀
Il libro è una selezione di saggi (sì, lo so, c’è pure scritto in copertina). Si parla di sessismo, di molestie, di inclusione, di privilegio, di migrazioni, di cosa significhi essere queer. È molto theory, ti avverto, non consigliato per colazione, ecco - ma chi sono io per dirti cosa e quando leggere.
Vado un po’ per punti, su ciò che mi ha fatto girare di più le rotelline del cervello.
[questo è un mio cavallo di battaglia]: per combattere, per fare politica, per cambiare le cose, serve usare l’immaginazione e la creatività. Serve saper stupire.
🎨 «Più parlare diventa rischioso, più dobbiamo diventare creative» 🎨
Non è che fare politica renda infelici ma è quella consapevolezza che continua a seguirti e a farsi sempre più grande, quella che ti fa accorgere di un modello di vita a cui non si appartiene, soprattutto in fatto di relazioni eterosessuali. Stanno strette, lo so io lo sai tu. Ci sono belle parti sull’infelicità data dalla consapevolezza del femminismo.
☺ «La figura della femminista guastafeste ha senso se la collochiamo nel contesto delle critiche femministe alla felicità - di come la felicità venga utilizzata per giustificare le norme sociali, come se fossero valori sociali» ☺
🦸♀️ «Abbandonare la retta via significa incontrare ciò che ti intralcia, essere rallentat3 da ciò di cui si ha bisogno per progredire» 🦸♀️
Cosa può realmente significare approcciare le diversità. Quanta fatica serve per vedere le diversità, per accoglierle. È un lavoro enorme, ma che va fatto.
🗺 «Quando il mondo non è ospitale, impariamo a conoscerlo. Non sentirsi accolt3 può essere una forma di pedagogia. […] Mettiamo in discussione il mondo quando ci sentiamo mess3 in discussione» 🗺
Insomma, non dimentichiamoci mai che serve studiare, leggere, informarsi e soprattutto discutere. Non riduciamo la politica a una scelta personale, perché c’è una dimensione collettiva che dev’essere mantenuta. [Questa è una giustificazione personale verso tutte le persone che tartasserò nei prossimi giorni su questi argomenti 🤗]
Una nota: nell’introduzione delle traduttrici si parla dello stile particolare di Ahmed. Non credo però sia stato mantenuto nella traduzione, è un po’ andato perso. Peccato.
Mi è piaciuto molto:
🔥 «Il personale è teorico» 🔥
Saggi correlati:
Extra bold, a cura di Ellen Lupton, Farah Kafei, Jennifer Tobias, Josh A. Halstead, Kaleena Sales, Leslie Xia, Valentina Vergara [Quinto Quarto 2022] - Matilda #15
Manifesto Cyborg, di Donna Haraway [Feltrinelli 1995] 💘 in particolare: Saperi situati
Il peso del Corpo, di Susan Bordo [Feltrinelli 1997]
Le sette lune di Maali Almeida
di Shehan Karunatilaka [from Sri Lanka]
Fazi 2023, traduzione dall’inglese di Silvia Castoldi
ho finito l’altra metà del buono regalo
in copertina: illustrazione di Lalith Karunatilaka [5 ⭐] - il fratello dell’autore :D
💑 «Pensi ai laghi morti traboccanti di cadaveri, alle stazioni di polizia dove i ricchi rinchiudono i poveri, ai palazzi dove chi esegue gli ordini tortura chi si rifiuta di farlo. Pensi agli amanti disperati, agli amici abbandonati e ai genitori assenti. Ai trattati decaduti, alle foto viste e poi dimenticate, nonostante le pareti a cui sono appese. Pensi al mondo che andrà avanti senza di te e dimenticherà perfino la tua esistenza. Pensi alla madre, al vecchio e al cane, alle cose che hai fatto, o non hai fatto, per coloro che amavi. Alle cause malvagie e a quelle degne» 💑
La trama di questo libro fa venire il mal di testa. Quindi te la racconto in breve brevissimo. Ma di per sé, sappi, siamo davanti a un capolavoro di narrazione.
Sri Lanka, anni ‘90. Un fotografo di guerra, gay, si sveglia morto nell’aldilà. Si trova davanti a una specie di reception dove gli spiegano che ha sette lune di tempo per raggiungere la Luce. O, come sceglie di fare, per scoprire chi lo ha ucciso e per risolvere alcune questioni lasciate in sospeso. Sì, bhe, poi vorrebbe anche cambiare le sorti politiche del paese. Per riuscirci, deve comunicare al suo amante e alla sua amica dove si trova una scatola di negativi che tutti sembrano cercare e volere.
📸 «Nessuno degli altri fotografi è durato più di due massacri. La maggior parte non aveva lo stomaco per digerire tutto quel sangue e molti erano contrariati dai grandi rischi e dalla paga mediocre. Ma tu ti sei lasciato irretire» 📸
Come noti da queste due citazioni, il libro è scritto con la seconda persona singolare. Il narratore usa il tu per parlare del protagonista; è molto strano. Ci troviamo immersi in una storia non nostra. E si usa anche tanta ironia.
📸 «- Ero nel posto sbagliato con una fotocamera in mano
- È il tuo slogan?» 📸
Si tratta quindi di un thriller politico in un certo senso, ma c’è anche una bella storia d’amore e pure una descrizione del mondo del giornalismo che si occupa di esteri. Il protagonista è un fixer, per esempio.
L’autore ci mostra anche cosa possono fare l’arte e la letteratura. Le descrizioni di ciò che vede nelle zone di guerra fanno venire i brividi: hai davanti agli occhi il sangue, le schegge, il dolore, i rumori.
E si vede così, come spesso accade, che le colpe e le responsabilità siano condivise. Non c’è un bene e un male - e te lo racconta qualcuno che sta nell’aldilà, che è morto. Quindi come non credergli.
Leggiamo di questo mondo in cui i resoconti dei massacri si accompagnano a serate di sesso occasionale, casinò e pure a delle vacanze. E in mezzo ci facciamo trasportare dal vento nella città di Colombo con una svalangata di demoni, diverse tra loro. Per leggerlo, devi accettare di far parte di questo mondo un po’ magico, ma terribilmente reale - sto forse per usare l’etichetta di realismo magico? Ops, l’ho fatto.
👼🏻 «Eri convinto che nessun male avrebbe potuto raggiungerti, perché eri protetto: non dagli angeli, ma dalle leggi della probabilità, le quali stabilivano che le cose molto brutte non succedevano molto spesso, tranne quando succedevano» 👼🏻
Nota: non so quante di voi conoscano la storia contemporanea dello Sri Lanka. Potete anche leggere il libro senza curiosità alcuna. Il mio consiglio è però di leggiucchiarsi qualcosa, magari prima. Giusto per sapere: cos’è accaduto nel 1983, chi sono le Tigri, il rapporto tra India e Sri Lanka, una mappa dello Stato e, tanto che ci sei, butta un occhio alla bandiera. Non serve ringraziarmi. Un link in inglese.
Avevamo parlato di un libro dallo Sri Lanka nella puntata di ottobre (molto molto diverso - chissà se te lo ricordi).
🐅 «Ciò che più di ogni altra cosa ti rende uno srilankese non è il cognome di tuo padre o il luogo sacro davanti al quale ti genufletti e nemmeno il sorriso che ti stampi in faccia per nascondere le tue paure. È conoscere altri srilankesi, e conoscere i parenti srilankesi di quegli srilankesi» 🐅
Romanzi correlati:
Maschere per un massacro, Paolo Rumiz [Feltrinelli 1996]
Metà di un sole giallo, Chimamanda Ngozi Adichie [Einaudi 2008]
Le cose crollano, Chinua Achebe [ultima edizione: La nave di Teseo, 2016]
I miei dati di lettura, disegnati malino
Altri consigli veloci
L’alto mese i dinosauri, questo mese una storia sulle mante. Poi un articolo sull’importanza delle biblioteche come spazio pubblico. E quei geni di The Pudding ci mostrano come la discriminazione di genere passi anche dalla grandezza delle tasche dei pantaloni.
Se non ne abbiamo ancora parlato, facciamolo ora: La fine dell’amore.
Immagina la copertina di un romanzo ambientato in un Paese dell’Africa: c’è un’acacia con il sole che tramonta sulla savana? Parola a Alain Mabanckou sull’argomento.
Il Premio Strega è stato vinto da una donna (che leggerò presto). Ma soprattutto è stato vinto da una piccola casa editrice, che di solito non vincono. Per regolamento, ogni giurato riceve una copia gratuita di ogni libro che entra nella dozzina. Significa spedire 500 copie (e poi alla fine sono sempre di più). Prova a immagine che costo abbia tutto questo per un piccolo editore.
Sono incominciati i mondiali femminili di calcio: con la mia solita spocchia anti sport non me ne importa nulla ma (1) questo spot è molto molto molto bello [Alè Les Bleues] e (2) abbiamo la prima donna a giocare con l’hijab (cosa che non potrebbe succedere in alcuni dei nostri stati democraticissimi e apertissimi).
Ovviamente ho guardato il film di Barbie, non fate le sceme andate subito a vederlo senza avere voi la solita spocchia. Tu che hai deciso a priori di non guardarlo, perché devi fare così? Ci sono tante bravissime critiche che hanno scritto del film. Ti lascio Manuela Stacca che è il mio riferimento cinematografico, Carolina Capria con un pensiero bello sull’orgoglio e infine
.Cose fatte questo mese
Nel 1977, alcune donne hanno occupato la direzione dell’ospedale pediatrico e ginecologico di Trieste per rivendicare il diritto all’aborto. Ne ho scritto.
Ho recensito: Questi adulti e anche qualcos’altro che mi sono dimenticata. Ho poi letto: Vorrei che fossi qui. Mi sono imposta di leggere più spesso poesia e sono andata sul sicuro con Emily. E un po’ di teatro, tanto che c’ero, con Trotskij in esilio in una vecchia edizione bellissima. No, non ho finito. Ho continuato con Claudia Piñeiro ma mi ha scritto un thriller edilizio con di mezzo cantieri e costruzioni e non fa per me.
Oh, comunque ho pure riposato un pochetto.
Mi sto chiedendo da un po’ come scrivere di una cosa che mi è accaduta. In realtà, mi sto pure chiedendo se scriverne o tenerla tutta per me e poche persone ben selezionate. Diciamo che c’è stato un cambio di prospettiva che mi ha fatto sentire come se fossi seduta dall’altra parte del tavolo.
Ho ascoltato i Nu Genea dal vivo: mamma che bravi che sono! Tra l’altro, sono stati il sottofondo musicale della prima puntata di Matilda (e probabilmente anche di altre). Ho come sempre molta voglia di ballare.
Sottofondo mentre scrivevo:
Promemoria
Ti ricordo che se vuoi bene ai libri e hai a cuore l’industria editoriale, non ordinare i libri su Amazon. Ci sono le biblioteche, le librerie (meglio se non di catena), gli scaffali delle librerie delle amiche e ci sono servizi come Bookdealer che riunisce tante librerie indipendenti. Prendiamoci cura dell’industria editoriale.
Per finire
Se hai commenti e suggerimenti, scrivimi pure. Ti leggo!
E se ti è piaciuta, condividi Matilda con chi vuoi!
Ci vediamo tra un mese (forse) e buone letture! 📚💌💘