Ciao,
questa Γ¨ Matilda che ti parla di libri e io sono agnese che ho aggiunto unβaltra unitΓ al conto dei miei anni. Arrivo a questa fine del mese piΓΉ trafelata del solito; non so davvero cosa sia accaduto, cosa ho fatto, cosβho pensato. Ma davvero non posso starmene soltanto a casa a leggere, cucire e cucinare? Lβho fatto ieri, come auto-regalo.
Con la scusa del compleanno + ho superato la cifra tonda delle trenta puntate senza accorgermene + la dura verità che scrivere una newsletter richiede tempo = ho creato una paginetta in cui puoi supportarmi. Puoi offrirmi un caffè, ma per farla grossa (che altrimenti perché farla) puoi anche scegliere di regalarmi un libro o di avere una newsletter cartacea ogni tre mesi nella tua cassetta della posta. Insomma,
E ora passiamo ai libri che a vendermi sono un poβ incapace.
di Asako Yuzuki [from Japan]
Harper Collins 2024, traduzione dal giapponese di Bruno Forzan
mi chiamava troppo per non prenderlo, letto a casa o meglio in cucina
in copertina: illustrazione di Elisa Menini [4 β]
Butter Γ¨ stato il libro giusto al momento giusto, ma soprattutto Γ¨ stato un grande problema.
Γ la storia di Manako che Γ¨ in carcere, accusata di aver ucciso diversi uomini dopo aver cucinato prelibatezze per loro e di Rika, una giornalista che vuole intervistarla e che capisce grazie a unβamica che lβunico modo che ha per ottenerla Γ¨ parlare con Manako di cibo e di ricette. E funziona per davvero, solo che Rika inizia a appassionarsi alla cucina, a voler cucinare e a mangiare.
π§ Β«Per lei il burro non era semplicemente il suo cibo preferito. Era qualcosa di irrinunciabile, qualcosa la cui mancanza lβavrebbe fatta morire. In pratica, era come il sangueΒ» π§
E tutto questo Γ¨ stato un problema, perchΓ© non solo leggere mi aumentava la fame, ma mi sono trovata a cucinare anche io le ricette di Manako. Questo mese ho cucinato, ho mangiato piΓΉ del mio solito e non so quanti panetti di burro ho comprato. Insomma, mi sono trovata in una versione giapponese di Julie&Julia, ma allargata perchΓ© non cβera solo Manako. La ricetta della zucca ripiena della mia ortolana, Francesca, lβho passata anche a madre, a Chiara del bookclub e a Chiara collega. E poi ci sono le ricette delle torte di madre e della zia. La cucina Γ¨ tutta una questione di relazioni, Rika lo impara nel libro.
π Β«Ogni singolo chicco era caramellato dai succhi della carne e dal burro, e luccicava intensamente. Lβaroma dolciastro della salsa di soia stimolava lβappetito. Lβaglio tostato diffondeva pian piano sulla lingua un gusto biscottato, amarognolo, che lasciava quasi storditi. I chicchi, lubrificati dai grassi, scivolavano uno dietro lβaltro sulla lingua, per finire poi in fondo alla gola. Ogni volta che lo masticava, sembrava quasi che in lei sprizzasse energia a fiottiΒ» π
Diciamo che cinquecento e passa pagine (anche se la traduzione non ha molto soddisfatto) sul burro potrebbero sembrarti tante (a te, a me non di certo) ma dentro ci sono anche il giornalismo, il carcere e lβamicizia tra donne. Purtroppo, cβΓ¨ anche una cultura cattivissima con le donne, che non so quanto sia quella giapponese o quanto quella occidentale in senso piΓΉ largo: giudizi sulle donne che ingrassano, su quelle che lavorano o che non rispondono ai canoni delle casalinghe, sulle donne che vogliono diventare madri e quelle che lo sono ma a cui ogni tanto pesa esserlo.
π Β«La fatica provata dalle donne nel preparare ogni giorno i pasti era data dal fatto che, piΓΉ che cucinare secondo i propri desideri, lo facevano pensando alle esigenze della famiglia. Da un certo punto in avanti, Manako Kajii era riuscita a preparare per sΓ© quello che voleva mangiare nel momento stesso in cui gliene veniva il desiderio. [β¦] E proprio per questo i suoi piatti erano diabolicamente buoniΒ» π
Una confessione devo fartela, ho dei problemi a memorizzare i nomi giapponesi. Sicuramente non mi ha aiutato che ci fosse Rika e la sua amica Reiko e che Manako e Makoto fossero due personaggi così diversi!
Una cosa di cui dovremmo preoccuparci: il cambiamento climatico potrebbe far sparire il burro e non credo di aver mai letto qualcosa piΓΉ preoccupante di questo.
Tre romanzi correlati:
Seni e uova, di Mieko Kawakami [E/O 2020]
La ragazza del convenience store, di Murata Sayaka [E/O 2018]
La taverna di mezzanotte, di YarΕ Abe [Bao 2020] - Matilda #18
di Samantha Harvey [from UK]
Jonathan Cape/Penguin 2023
messo in ereader
in copertina: design di Kelly Winton [5 β]
Chi mi legge da un poβ giΓ lo sa, difficilmente i libri che escono e vincono il Booker Prize mi deludono. E chissΓ perchΓ©, invece di aspettare la traduzione italiana a febbraio, mi sono messa in e-reader lβultimo libro vincitore.
Ho letto che era la storia di sei astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Anche se in realtΓ Γ¨ di quattro astronaute e di due cosmonaute, perchΓ© le differenze tra le nazioni si trasportano anche in orbita, a partire dai bagni. E il libro Γ¨ tutto questo: loro sei che orbitano per 16 volte intorno alla Terra, passando albe e tramonti, inseguendo un tornado, e parlando tra loro e lasciandosi trasportare dai pensieri.
π€οΈ Β«Outside the earth reels away in a mass of moonglow, peeling backward as the forge towards its edgeless edge; the tufts of cloud across the Pacific brighten the nocturnal ocean to cobalt. Now thereβs Santiago on South Americaβs approaching coast in a cloud-hazed burn of goldΒ» π€οΈ
[Scusa la pigrizia e grazie Deepl: Fuori la terra si allontana in una massa di luce lunare, scrostandosi all'indietro mentre la forgia si avvicina al suo bordo senza spigoli; i ciuffi di nuvole attraverso il Pacifico illuminano l'oceano notturno di cobalto. Ora c'Γ¨ Santiago, sulla costa sudamericana che si avvicina, in un'esplosione d'oro velata di nuvole]
E in queste centinaia di pagine, dove nulla accade per davvero (se non contiamo che sono persone nello spazio, mica sul divano come me in questo momento), sta tantissima bellezza. Le parole che lβautrice usa, la lirica a cui arriva, le descrizioni che fa. Tutto davvero pieno di poesia.
Anche le descrizioni davvero precise di come sia e di come si viva sulla ISS sono pazzesche, tanto che Samantha si Γ¨ messa a leggere biografie di astronaute, a guardare le live camera e parlare con ESA e NASA per fare le sue ricerche. Chapeau, per davvero! Tanto che mi viene da chiederti: cosa distingue un romanzo di scienza da uno di fantascienza? (lβho trovato, in realtΓ , descritto in entrambi i modi).
π§π»βπ Β«This is a strange thing, it seems to her. All your dreams of adventure and freedom an discovery culminate in the aspiration to become an astronaut, and then you get up here and you are trapped, and spend your days packing and unpacking things, and fiddle in a laboratory with peac shoots and cotton roots, and go nowhere but round with the same old thoughts going round and round with youΒ» π§π»βπ
[Scusa la pigrizia e grazie Deepl: Γ una cosa strana, le sembra. Tutti i tuoi sogni di avventura e libertΓ e di scoperta culminano nell'aspirazione a diventare un astronauta, e poi arrivi quassΓΉ e sei intrappolato, e passi le tue giornate a impacchettare e disimballare cose, e a giocherellare in un laboratorio con germogli di pisello e radici di cotone, e non vai da nessuna parte se non in giro con gli stessi vecchi pensieri che girano e girano con te]
Una cosa che ci tengo spesso a ricordare: nessuna donna, nessuna persona non bianca e nessuna persona non statunitense Γ¨ mai andata sulla Luna. E in ogni caso, Γ¨ cinquantβanni che non ci andiamo.
π½ Β«They will appear on earthββs surface as strangers of a kind. Aliens learning a mad new worldΒ» π½
[Scusa la pigrizia e grazie Deepl: Appariranno sulla superficie terrestre come estranei di un certo tipo. Alieni che imparano un nuovo mondo folle]
Ho pensato di inaugurare un nuovo spazio: in ogni puntata vorrei invitare unβospite per curare i correlati di uno dei libri, sapendo che i consigli che darΓ saranno migliori dei miei :D
π Tre film correlati per noi, a cura di Francesco Ruzzier π
Β«Una domanda vuol dire sempre desiderio di conoscere, e per conservare le semplici veritΓ umane, ci vogliono i misteriΒ»
Solaris
Nessuna immagine Γ¨ piΓΉ profonda e misteriosa di quella dello spazio. Come un buco nero, Γ¨ capace di assorbire ogni nostro pensiero e domanda per restituirci il fascino dellβignoto, la meraviglia dellβinatteso e le paure dellβesistenza. Tre film che recentemente hanno racchiuso un poβ tutto questo, tra sogni, ricerche e crisi esistenziali, per raccontare qualcosa di noi guardando tra le stelle.
Sognare lo spazio: Apollo 10 e mezzo, di Richard Linklater [2022]
Lo spazio interiore: Ad Astra, di James Grey [2019]
Lo spazio del desiderio: High Life, di Claire Denis [2018]
di Emanuela Anechoum [from Italia]
E/O 2024
trovato usato, letto tra Gombito e Trieste
in copertina: illustrazione di Ginevra Rapisardi [5 β]
Questo libro mi ha corteggiato per mesi, finchΓ© non lβho trovato a metΓ prezzo su Vinted e ho deciso di cedere. Non Γ¨ brutto il libro, eh, ci sono temi, dallβinvidia allβidentitΓ delle seconde generazioni passando per i rapporti tra sorelle e genitori, lutti, salvataggi in mare e migrazioni. CβΓ¨ carne al fuoco ma forse - e mi accorgo che lo sto dicendo orami sempre piΓΉ spesso - un buon editor avrebbe fatto la differenza.
Care case editrici, forse non saremo noi lettrici a farvi sopravvivere, ma forse un pochino avete bisogno di noi che i libri li leggiamo e poi ne parliamo e li consigliamo, quindi metteteci un poβ di cura (e quindi di tempo e quindi di soldi).
Te ne parlo per un altro motivo. Lo stavo leggendo a Gombito, sul divano di casa delle genitrici, quando madre mi ha allungato un articolo della Provincia, il quotidiano di Cremona. Descrivere da dove vengo per me Γ¨ sempre difficile. Ci si ferma a un lato romantico della campagna con i boschi e il fiume, ci si fa qualche battuta ma non si riesce a spiegare cosa significhi la mancanza di servizi, di trasporti pubblici, di scuole, di opportunitΓ . Chi vive in cittΓ ha una visione molto limitata dei piccoli borghi - scusate, ma ho tredici anni fuori casa di testimonianze a favore di questa mia tesi ormai.
Per tornare allβarticolo: dati alla mano, ci sono in Italia 17 capoluoghi di provincia (su 117) la cui percentuale di laureati 25-49 non supera il 25%. Cremona, nella ricca Lombardia, Γ¨ una di queste e il paese da cui vengo ha uno dei tassi piΓΉ bassi di una delle province con tasso piΓΉ basso: 14%. Gli ultimi dati ISTAT su tutta la popolazione (quindi anche over 49) dice che la percentuale di laureate del mio paese Γ¨ del 6%. Puoi immaginare cosa significa questo? PerchΓ© io ce lβho be chiaro e so che genera rabbia e che genera invidia.
E quando parliamo di privilegi, parliamo anche di questo perchΓ© il punto Γ¨ molto semplice: la mia laurea non Γ¨ scontata come quella della maggior parte delle persone che conosco. Passo e chiudo.
Ho guardato The Substance e mamma mia, quella pucciositΓ di Gudetama, ho riso per davvero con Grand Theft Hamlet, con Anora ho dormicchiato ma posso spiegare perchΓ© e mi sono commossa con Parthenope. Inutile dire che sono pronta a difendere Paul Mescal Il gladiatore II. Scusami, questo giro non ho voglia di mettere i link :D
Ho letto di una simpatica campagna per la promozione alla lettura, dellβaccademializzazione dei rave e una riflessione che condivido tutta sulla meraviglia dei blog.
Oltre a mangiare? Non lo so, Γ¨ volato via e non me ne sono accorta. E non va bene, mi sa.
Ti ricordo che se vuoi bene ai libri e hai a cuore lβindustria editoriale, non ordinare i libri su Amazon. Ci sono le biblioteche, le librerie (meglio se non di catena), gli scaffali delle librerie delle amiche e ci sono servizi come Bookdealer che riunisce tante librerie indipendenti. Prendiamoci cura dellβindustria editoriale.Β
Se hai commenti e suggerimenti, scrivimi pure. Ti leggo!
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Ci vediamo tra un mese e buone letture! πππ
Bella anche la novitΓ dei correlati con l'ospite, e da cinefilo mi ha proprio entusiasmato questa bella terna di consigli spaziali!
Ciao Agnese β€οΈ Quello che scrivi sui limiti del piccolo centro non cittadino Γ¨ gigante e tiene dentro un sacco di altri discorsi: un limite strutturale alla crescita (che certe persone confondono apposta con βmancanza di vogliaβ), il bisogno quasi arrabbiato di andare via, la mancanza di rispetto del tempo delle persone che vivono nei piccoli centri (la discussione motorino!). Quello della laurea poi Γ¨ un gran peso, grazie per questa ricerca β€οΈ