Ciao,
io sono agnese e questa Γ¨ Matilda: ti parlo di quello che ho letto, divagando sempre molto.
Γ iniziata ufficialmente lβestate e, qua da queste parti, sappiamo che significa soltanto una cosa: letture arrostite! Questβanno non ci sarΓ nessun excel, non ti preoccupare.
Ormai Γ¨ una tradizione: anche in questa puntata devo ringraziare un poβ di amiche. Quelle che in mezzo alla notte mi hanno abbracciato, quelle che mi hanno scarrozzato in giro, quelle che hanno accettato il mio stare in silenzio e tutte quelle che mi ricordano che mi accettano cosΓ¬ come sono, con i tantissimiiii lati positivi ma soprattutto con i quintali di lati negativi. Vi voglio bene
Ho letto molti libri da recensire e pochi libri per me, di piacere. E ho notato che sono per lo piΓΉ piccoli ma non per questo meno belli! Anche perchΓ© la definizione da manuale che ti insegnano a scuola Γ¨: il libro Γ¨ una pubblicazione stampata non periodica di almeno quarantanove pagine, esclusa la copertina. Ci sono ovviamente un sacco di ma, ma chi siamo noi per andare contro ciΓ² che decide lβUnesco? Comunque, insomma, Γ¨ tutta una scusa per dire che di libri alla fine ne ho messi quattro.
4 libri letti dellβultimo mese
di Susan Glaspell [from Us]
Sellerio 2006, traduzione dall'inglese di Roberto Serrai
Visto spesso condiviso in giro, acquistato
in copertina: particolare di un olio su tela di Jean Paul Lemieux (1961)
π€ Β«Oh, bè», ribattΓ© il marito della signora Hale, con benevola supponenza, Β«le donne sono abituate a preoccuparsi per della bazzecoleΒ» π€
Γ da un poβ che mi inseguiva questo libretto e finalmente mi sono decisa a leggerlo. Un uomo Γ¨ stato trovato morto, in casa cβera solo la moglie. Lo sceriffo e un testimone vengono chiamati sul luogo del delitto e arrivano accompagnati dalle rispettive mogli, che hanno il compito di raccogliere dei vestiti da portare alla moglie, tenuta momentaneamente in custodia. Mentre i mariti girano per la casa e il giardino in cerca di indizi, le due donne risolvono il caso e scoprono il movente rimanendo nello spazio della cucina, osservando i dettagli. Un barattolo non messo sottovuoto, la farina non tolta dal tavolo, i punti di una coperta annodati maleβ¦
π Β«Riprese, col tono di chi accorda la sua fiducia. Β«E tenga gli occhi aperti, signora Peters, per qualsiasi dettaglio che le sembri utile. Non si sa mai; voi signore potreste trovare qualche indizio che ci porti al movente - Γ¨ proprio quello che ci serveΒ».
Il signor Hale si diede una pacca sulla fronte, come un comico che si prepara a dire una battuta.
Β«Ma le signore lo riconoscerebbero un indizio, se lo trovassero?Β», esclamΓ²; poi, buttata fuori la spiritosaggine, seguΓ¬ gli altri per le scaleΒ» π
Il libro Γ¨ stato scritto nel 1917 e, te lo assicuro, questo ti sconvolge. Mi unisco a ciΓ² che accenna Gianfranca Balestra nella postfazione: devβessere interessante vedere come uomini e donne si approcciano al racconto, soprattutto al finale. Il titolo originale, tra lβaltro, Γ¨ ancora piΓΉ bello: A Jury of Her Peers.
π‘ Β«Rimandavo sempre perchΓ© non era un posto allegro - ma Γ¨ proprio per questo che sarei dovuta venire. Ioβ¦ non mi Γ¨ mai piaciuto questo postoΒ» π‘
Commento doveroso: il libro ha 85 pagine, solo 42 sono occupate dal racconto. Ovvero: lo leggete in venti minuti. Quindi: su, su!
Racconti correlati:
Le parole proibite di Margaret A., di L. Timmel Duchamp [in Not 2018]
Harvey, di Emma Cline [Einaudi 2020]
Mio caro serial killer, di Alicia GimΓ©nez-Bartlett [Sellerio 2018]
di Claudia PiΓ±eiro [from Argentina]
Feltrinelli 2010, traduzione dallo spagnolo di Pino Cacucci
Letto altro di questa autrice, ereditato
in copertina: Betty Boop
Chi mi segue da un poβ, sa che normalmente non leggo gialli. Ma questo mese Γ¨ andato cosΓ¬. Dopo essermi innamorata di Claudia PiΓ±eiro con quella meraviglia di Elena lo sa, mi sono ritrovata tra le mani questo e lβho iniziato *surpirse surprise* senza leggere prima la bandella.
π©π»ββοΈ Β«E allora lei, magari sbagliando, preferisce dubitare. Deve dubitare. Non importa cosa senta, cosa intuisca. Non ci sono proveΒ» π©π»ββοΈ
Tra la redazione di un giornale e la casa in un country club, due giornalisti di cronaca nera e una scrittrice provano a risolvere una serie di omicidi che sembrano a tutti gli effetti degli incidenti, se non che nel giro di poche settimane muore un intero gruppo di amici.
Come si recensiscono i gialli? Continuo a scrivere frasi che poi cancello perchΓ© mi pare di rovinare le sorprese. Mi hanno fatto morire dal ridere le amiche di Nurit, la scrittrice, cosΓ¬ diverse e cosΓ¬ necessarie le une alle altre. Anche il rapporto tra i due giornalisti, uno quasi in pensione e uno alle prime armi, Γ¨ molto divertente. I personaggi forse sono un poβ stereotipati, nel senso che agiscono proprio nel mondo in cui te lo immagini. Ma la trama mi ha tenuta attaccata al libro fino alla fine e, non leggendo mai gialli, direi che Γ¨ un punto a suo favore!
π Β«Trova il tempo per leggere romanzi, ragazzo. Non c'Γ¨ mai stato un bravo giornalista che non fosse innanzitutto un buon lettoreΒ» π
Romanzi latino-americani correlati:
I detective selvaggi, di Roberto BolaΓ±o [Adelphi 2014] - una voglia immensa di rileggerlo!
Lβinvenzione di Morel, di Adolfo Bioy Casares [Sur 2017]
Lβinseguitore, di Julio CortΓ‘zar [Sur 2016]
di McKenzie Wark [from Australia]
Not Nero 2023, traduzione dallβinglese di Alessandra Castellazzi
consigliato da Mutande del lunedì
in copertina: composizione di Lola Giffard-Bouvier
β¨ Β«CβΓ¨ spazio tra i beat per esistere ancoraΒ» β¨
Non potevo resistere a (1) un libro di Not (2) sulla scena rave (3) trans e (4) queer. E infatti lβho divorato, gnam gnam. RipeterΓ² per la millesima volta che mi piacciono i saggi quando dentro ci si trova lβautrice, la sua vita e i suoi pensieri. E questo libro non potrebbe essere altrimenti: Γ¨ la sua analisi della scena rave e del suo corpo che ci partecipa. Β«Questa freak del ballo transessuale bianca di mezza etΓ e di classe mediaΒ». Anche perchΓ©, quando mai ci capita di leggere questi punti di vista? Sul corpo poi torniamo tra poco.
β Β«In un rave, in ognuno di questi stati, esiste solo la situazione. E cosΓ¬ nella scrittura, in ognuno dei suoi stati, esiste solo la situazione del linguaggio. Nessuna continuitΓ . Come il rave, la scrittura Γ¨ una pratica in cui posso entrare e sentirmi libera, libera dalla disforia, dalla tristezza, dal desiderio inutileΒ» β
Nel 2018, lβautrice e professoressa di studi sui media McKenzie Wark ha cominciato un percorso di transizione ormonale. Ha smesso di scrivere, non ci riusciva, perΓ² ha ballato un sacco (e nel libro ti racconta perchΓ©). Quando nel 2021 le Γ¨ stato chiesto di riflettere su questo legame tra musica techno e corpo, si Γ¨ rimessa a scrivere e - come ci dice - ha intrapreso un percorso di ri-associazione proprio attraverso la scrittura.
π Β«La prima cosa che cerco in un rave: chi ne ha bisogno e, tra coloro che ne hanno bisogno, chi riesce a gestirsi questo bisogno?Β» π
E cosΓ¬, lβanalisi di corpi che ballano diventa una critica anticapitalista a un mondo che collassa. Due spunti molto interessanti del libro: la pandemia dal punto di vista delle persone trans; la gentrificazione legata alla scena clubbing. Ci sono anche delle foto che arricchiscono la sua analisi.
π¦ Β«Noi non siamo della scuola che pensa che lβunico vero pericolo per la salute sia il virus. Siamo della scuola che sa che questo mondo Γ¨ giΓ determinato a ucciderci. Che il regime di assuefazione al lavoro, al consumo, alla famiglia, alla polizia Γ¨ altrettanto letale. Con la sua violenza disinvolta, con la sua estrazione spietataΒ» π¦
Non so se hai mai partecipato a una festa libera: auguro a tutte di conoscere prima o poi quella sensazione di libertΓ di un corpo che segue solo la musica. E qua dovremmo iniziare tantissimissimi discorsi sui luoghi della socialitΓ , sulle leggi contro il degrado e i daspo se bevi per strada, sulla commodification di qualsiasi azione notturna. Riprendiamoci tutto e riprendiamocelo ballando! Una cosa che non sai di me: se con la testa rimango bloccata in mille pensieri, il mio corpo sa essere libero e desiderare. Toni mi ha accordato il permesso di citarlo: Β«Siamo sagittari, corpo di animale e testa di cazzoΒ» (su Matilda si dicono le parolacce?).
Insomma, sono sempre molto convinta che il corpo non menta e che, ogni tanto eh, bisognerebbe lasciarlo libero di andare e di non mettere paletti assurdamente inutili. β¨ Buone danze! β¨
Canzoni correlate, scelte dal dj preferito di Matilda: Jazza (grazie!)
[Jaz segnala anche questa etichetta di Brooklin e distribuisce musica digitale gratis, tipo questa ππ»]
di Donata Columbro [from Italia]
effequ 2022
preso alla presentazione, con π autografo π
in copertina: artwork di Simone Ferrini
Un tempo la parola algoritmo indicava qualcosa che abbiamo studiato a scuola, a matematica, e di cui tutti ci siamo probabilmente dimenticate. Poi lβalgoritmo Γ¨ diventato una mano invisibile che regola la nostra vita digitale. Donata, riprendendo le parole di Tim Harford, ci dice (tra le tante cose) che:
π©π»βπ³ Β«Un algoritmo Γ¨ una sorta di ricetta molto dettagliata (nonchΓ© scritta da uno chef estremamente pedante: siccome a seguirla sarΓ un computer, non puΓ² esserci alcun margine discrezionale come accade nelle ricette di cucina), che riporta una serie di azioni da eseguire in sequenzaΒ» π©π»βπ³
Cominciamo dal dire: se sei una donna nella cosiddetta etΓ fertile
, ti sei probabilmente imbattuta nella pubblicitΓ di Clear Blue su YouTube. A me capita sempre. E a te?
Come scritto nel libro e come detto alla presentazione, ci accorgiamo dellβesistenza dellβalgoritmo quando cβΓ¨ un glitch, quando qualcosa non funziona, quando si crea uno straniamento. Come, per me, la pubblicitΓ di Clear Blue - ma pure il fantastico pilates da parete (che in realtΓ Γ¨ un mesetto che non mi appare piΓΉ). Insomma, quando ci arrivano suggerimenti che non si adattano a noi, ci accorgiamo dellβalgoritmo. CβΓ¨ anche da dire, e questo Γ¨ bene approfondito, che anche non accorgersi della presenza dellβalgoritmo Γ¨ un bel privilegio. A volte lo incolpiamo dei mali del mondo, a volte lo assecondiamo. Ma dietro lβalgoritmo ci siamo noi umani.
Nel libro, ho scoperto di questa inchiesta del Wall Street Journal: hanno creato degli account di finzione su TikTok per calcolare quanto tempo ci avrebbe messo lβapp per indirizzarli verso precisi contenuti. Dopo trentasei minuti lβaccount Kentucky_96 ha raggiunto ciΓ² che voleva: video di tristezza e depressione. Trentasei minuti. Questo ci scandalizza (bene, okay), ma perchΓ© non ci arrabbiamo uguale contro lβalgoritmo che Γ¨ colpevole di aver creato la crisi del 2008? (a riguardo, hai un libro nei correlati!*)
π Β«Non Γ¨ mai esistita nΓ© mai esisterΓ , unβinnovazione tecnologica che ci allontanerΓ dai problemi di fondo della natura umanaΒ» [Meredith Broussard] π
Il punto del libro, per come lβho capito, Γ¨ che lβalgoritmo non Γ¨ una divinitΓ slegata da noi e super partes ma dietro cβΓ¨ unβattivitΓ umana e, proprio per questo, si puΓ² agire e si puΓ² cambiare. Dobbiamo perΓ² avere consapevolezza di cosa sia e di come funziona. PerchΓ©, forse, viviamo lβinternet con molta spensieratezza e poca consapevolezza. E non possiamo piΓΉ molto permettercelo. Unica nota: forse consiglierei il libro a chi ha giΓ un minimo di dimestichezza con il mondo dellβinternet e dei social.
Mi fa sorridere pensare che il primo libro di Donata Columbro era nella primissima puntata di Matilda! Eravamo in poche e Matilda nel mentre Γ¨ diventata grande e Γ¨ cambiata!
Graphic novel correlate:
*Pop economix, di Davide Pascutti [Beccogiallo 2014]
Armi di persuasione di massa, di Brooke Gladstone e Josh Neufeld [Rizzoli Lizard 2013]
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I miei dati di lettura, disegnati malino
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Quel genio di Zerocalcare ha creato letteralmente una bombetta: le ipocrisie delle persone, cosa significa essere di sinistra, la vita nei quartieri, le amicizie, lo spaesamento. Tutto! Da guardare, assolutamente.
Β«A noi ce capita de ride un sacco, perΓ² non sorridiamo quasi mai. Questa sensazione delle facce morbide, distese con βsto sorriso Γ¨ strana. Γ proprio diversa da come sta la faccia nostra de solito. [β¦] Tranquilli e sereni praticamente non ce stamo maiΒ»
E Γ¨ uscita la seconda stagione di una delle serie piΓΉ belle di sempre: The bear. Guardala! Subito! Questa playlist Sahara mi sta facendo scoprire tante chicche.
State seguendo la storia delle orche contro gli yacht? Meravigliosa. Ho poi letto un articolo sullβestinzione dei dinosauri e sto ridendo molto pensando a quanto Γ¨ vero.
Lasciati i dinosauri che sono semplici maschi che non sanno esprimere i loro desideri, passiamo a discorsi molto seri.
Queste settimane la mia bolla di social e newsletter parla solo di un fatto: lβintervista di Monica Rossi (personaggio fittizio) a Massimo Guastini. Vai pure alla domanda numero trentatrΓ©, si parla delle molestie nelle agenzie pubblicitarie. Si fanno nomi e cognomi di molestatori, si raccontano episodi e si parla di questa cazzo (ops, due volte) di chat con tutti gli uomini dellβagenzia che commentano le colleghe in termini che non riporto.
E visto che i social fanno anche cose buone: dopo questa intervista, dopo che sono usciti nomi di persone (Pasquale Diaferia) e di agenzie (We Are Social, tra le tante), il #MeToo Γ¨ scoppiato. Prenditi tempo e leggi e fai leggere le storie raccolte. Le trovi sul profilo instagram di taniume, le ha messe in evidenza come βmolestie advβ. Ti lascio anche altre newsletter per approfondire la vicenda.
Chiunque bazzichi o abbia bazzicato lβambiente delle agenzie non si stupirΓ di nulla: sappiamo come funziona il cameratismo maschile, lo abbiamo provato tutte. Sappiamo cosa significhi essere svilite, prese in giro, le chat e, come si legge nelle storie di questi giorni, molestate. Ma che bello sarebbe un mondo senza uomini?
Newsletter correlate per approfondire cosa Γ¨ accaduto:
Come si misurano le molestie sul luogo di lavoro, di
Di agenzie di comunicazione e molestie, di Valentina Tonutti
Niente di quanto stai per leggere ti piacerΓ , di
Cose fatte questo mese
Mi Γ¨ stato chiesto di descrivermi con cinque parole, aggettivi o espressioni. Se mi scrivi unβemail con le tue, ti dico le mie.
Francesca, la mia sorella maggiore acquisita che mi accudisce sempre, mi ha detto che siamo il sale grosso sopra una fetta di pane scaldato con un filino di olio buono. Siamo sale grosso, nulla di meno.
Ho scritto le recensioni di menodramma, La carovana del sultano, Lβalbero della danza e Che cosa fa la gente tutto il giorno? (titolo incredibile). Ho finito di scrivere e consegnato 160.904 battute di un testo e ora si inizia un nuovo progetto. Dita incrociate!
π F24 alert: sia benedetta la commercialista. π
Non so ancora bene i miei programmi dei prossimi due mesi. Ci sarΓ²? Non ci sarΓ²? Ci sarΓ² in anticipo o in ritardo? Lo scopriremo insieme! Comunque leggerΓ² e ti racconterΓ² tutto!
Sottofondo mentre scrivevo:
Promemoria
Ti ricordo che se vuoi bene ai libri e hai a cuore lβindustria editoriale, non ordinare i libri su Amazon. Ci sono le biblioteche, le librerie (meglio se non di catena), gli scaffali delle librerie delle amiche e ci sono servizi come Bookdealer che riunisce tante librerie indipendenti. Prendiamoci cura dellβindustria editoriale.Β
Per finire
Se hai commenti e suggerimenti, scrivimi pure. Ti leggo!Β
E se ti Γ¨ piaciuta, condividi Matilda con chi vuoi!
Ci vediamo tra un mese (forse) e buone letture! πππ