Ciao!
questa newsletter si chiama Matilda e ti parla di libri. Io che scrivo mi chiamo agnese e nelle scorse settimane ho affrontato con una persona un discorso che cominciava più o meno così: una cosa bella di Matilda è che parli di te e ti inserisci nei libri. E da qui, ho cominciato a pensare a quanto la mia vita sia digitalmente pubblica à qualcosa che è capitato a caso e forse è questo il problema, nel senso che ormai è fatta: mi leggi (mi guardi?) sui social e entri nella mia vita e ogni tanto quella quarta parete si rompe e mi accorgo di come ci sia chi pensa che io sia solo la versione digital.
Sono una semplice ragazza che sta seduta alla scrivania a scrivere di fronte a una finestra da cui ogni tanto si vedono tre gabbiani. à così interessante spiarmi? E se mostrassi di meno, verrebbe anche di meno il legame con la mia - sì, lo sto per dire - community?
Questa riflessione non va da nessuna parte, te lo dico, sono solo domande che mi sto facendo nel momento in cui mi accorgo che vengo seguita da un numero che Γ¨ dieci volte tanto quello delle abitanti del mio paese e questa cosa ogni tanto me la dimentico.
Alle 9.35 di questa mattina [mercoledΓ¬] mi trovi su Radio Fragola per una puntata sui libri di scrittrici italiane che parlano di carcere. Domani invece mi trovi alle 18 alla Libreria Minerva per presentare un progetto in-cre-di-bi-le. E ti ricordo che se vuoi supportare il lavoro che faccio con un caffΓ¨ o una fanzilda [grazie, Silvia], puoi benissimo farlo π
di Kelly Link [from Us]
Mercurio 2024, traduzione dallβinglese di Claudia Durastanti
letto a letto, soprattutto al mattino
in copertina: concept di Francesca Pignataro e illustrazioni di Valeria Biasin [5 β+]
Kelly Link non Γ¨ unβautrice sconosciuta come puΓ² sembrare, era stata finalista nella sezione fiction al Pulitzer nel 2016 con una raccolta di racconti dal titolo bellissimo di Get in trouble (aveva poi vinto Il simpatizzante). Unβautrice abituata ai racconti ha esordito con 702 pagine di romanzo!
Partiamo da una premessa: si tratta di fantascienza e ti prego non storcere il nasino. Anzi, userei forse quella meravigliosa etichetta di realismo magico dove tutto puΓ² accadere e nessuno questiona.
Tre amiche si trovano di notte nellβaula di musica della scuola, con indosso dei vestiti del musical Bye Bye Birdie. Laura, che vuole fare la rockstar, Daniel, che vuol sempre compiacere le altre, e Mo, timido nipote di una scrittrice di romance. Con loro cβΓ¨ anche una quarta misteriosa e informe creatura. Sono appena tornate dal regno delle morte, dove sono state per un anno, e a aspettarle cβΓ¨ il loro vecchio insegnante di musica, che qualcosa sa e forse piΓΉ di qualcosa e qualcosa dice, come per esempio che dovranno superare delle prove magiche.
Se tu concentri tutta questa magia, così di colpo, in un paesino del Massachusetts è ovvio che poi vengano attirate lì anche altre figure, alcune losche altre molto attraenti. E tutte le personagge (vive, morte, risorte) hanno un unico obiettivo: ritrovare una moneta (o forse è una coppa?).
π Β«Il tempo non procede in linea retta. Chi puΓ² saperlo meglio di Malo Mogge? Il tempo esita, mulina intorno ai piedi, si raccoglie in pozze poco profonde, e poi sgorga e precipita in un tumultoΒ» π
E la storia regge per tutte le centinaia di pagine e guai alla prima che dice che potevano essere meno! Dentro al libro cβΓ¨ tantissima musica, tanto che Γ¨ proprio durante un concerto che le tre amiche spariscono, ma poi cβΓ¨ anche una collezione di strumenti musicali e una serata karaoke che mi mangio le dita per non esserci stata. Uh! E poi ci sono quintali di cibo, soprattutto pizze, perchΓ© quando torni dalla morte a quanto pare hai sempre fame (mi sto facendo due domande su me stessa).
Il libro mi ha divertita, mi ha fatto strabuzzare gli occhi e mi ha fatto fare spallucce con tutte le morte che ci sono. Con un poβ di splatter poi si gioca facile, eh. PerΓ² non Γ¨ tutto qui (come fosse poco) perchΓ© lβamore Γ¨ in ogni riga, tranne in quelle in cui la vendetta e la compassione hanno la meglio.
π Β«Ma per favore. La Luna non saprebbe come gestirmiΒ» π
ππππππ
Lβacquisto di questo libro Γ¨ stato sponsorizzato da β£οΈ Bea β£οΈ che so che apprezzerΓ la scelta di scrittrici di fantascienza! Comportati bene e fai anche tu come Bea: regalami un libro.
Tre canzoni correlate - scelte da Kelly Link stessa
πͺ Body of Work, di The Mynabirds
πͺ Selfish Soul, di Sudan Archives
πͺ I Play My Bass Loud, di Gina Birch
di Gianni Galleri [from Italy]
BEE 2024
preso in biblioteca
in copertina: buh ma il voto Γ¨ [2 β]
Questo Γ¨ un libro di viaggio nei Balcani, orientali e occidentali, in cui ognuno dei dieci capitoli rappresenta un paese che Gianni Galleri racconta attraverso le squadre di calcio, gli stadi delle cittΓ e i gruppi ultras.
Se hai mai guidato lungo la Jadranska Magistrala, la strada costiera che comincia in Croazia e finisce in Montenegro, sicuramente avrai incrociato un numero esagerato di murales dedicati allβHajduk Spalato, una delle quattro grandi squadre jugoslave - le velike Δetvorke: Stella Rossa, Partizan e Dinamo Zagabria. Nel 1941, con la cittΓ occupata dai fascisti, la squadra si rifiuta di partecipare al campionato del paese occupante e nel 1980 una sua partita viene interrotta per dare lβannuncio della morte di Tito. E proprio a Spalato, nel 1950, Γ¨ nata la Torcida Split, il primo gruppo ultras organizzato dβEuropa. Il primo! A sud! A est! In Jugo!
E il libro procede cosΓ¬, tra incontri con persone improbabili, partite tra il ridicolo e lβepico e descrizioni di stadi meravigliosi. E anche cibo, birrette, tuffi in mare, mezzi pubblici e spomenik. E politica.
Una squadra di Trieste, lβAmatori Ponziana, ha giocato nel campionato jugoslavo per tre stagioni, vincendo pure la partita dβesordio nientemeno contro lβHajduk. Purtroppo per me, Γ¨ una storia che Γ¨ giΓ stata raccontata. Invece, lβNK Rijeka da questβanno sulle maglie avrΓ anche il nome italiano della cittΓ , Fiume. Qua 42 minuti di storia del calcio a Rijeka.
A riguardo, recupera il documentario Fiume o Morte!. Guardalo, anche perchΓ© da questo lato del confine non la chiamiamo occupazione ma Impresa di Fiume e a Trieste, dove il fascismo istituzionale Γ¨ a livelli davvero incredibili, abbiamo pure messo una statua di DβAnnunzio in centro per celebrare il nostro italico colonialismo antislavo. SmΔrt na faΕ‘izma, svoboda na Naroda: non smetteremo di dirlo.
E lo so benissimo che siete tutte lì a storcere il naso quando parlo di ultras. Ci sono abituata ormai: xe fasci, xe bruti, xe stronzi, xe cativi e via dicendo. Ti lascio le recenti parole della Curva Furlan, fazo prima.
Β«Questa forma di controllo preventivo colpisce ultras, attivisti, lavoratori in sciopero e chiunque sia ritenuto un possibile elemento di disturbo. Il daspo, nato per il contesto sportivo, si trasforma cosΓ¬ in uno strumento di repressione piΓΉ ampio, in grado di limitare lβespressione del dissenso senza la necessitΓ di un processo. Applicare questa logica dalle curve agli spazi pubblici significa trasformare il dissenso in un reato. [β¦] Le curve e i quartieri popolari incarnano lo spirito di un territorio, con tutte le sue contraddizioni e difficoltΓ . La sicurezza Γ¨ solo un pretestoΒ»
β½ Correlati speciali by Emi β½
Ultras. Gli altri protagonisti del calcio, di SΓ©bastien Louis [Meltemi] - confermo anche io [agnese] che questo Γ¨ da leggere
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E da guardare: The football factory, The firm, Hooligans, A guardia di una fede, E.A.M. estranei alla massa
Sono alle prese con libroni da mille pagine, quindi non ho letto molto altro. Un bel poβ di cose di carcere e altre per presentazioni.
E ho anche visto pochi film alle prese con le consegne. Non mi vergogno a dire che ho fatto lβennesima maratona Paddington (e avendolo visto 843580365 volte posso confermare che Paddington 2 Γ¨ il migliore film del mondo) e una di Bridget Jones. Mi hanno costretto a vedere Sorgo Rosso. Follemente mi ha fatto ridere tanto e la compagnia era fantastica. Il seme del fico sacro ma che filmone Γ¨. Mi sta molto piacendo la serie sulla storia del Wu Tang Clan.
Da βCose fatte questo meseβ questa sezione diventa βCose che farΓ² il prossimo meseβ. Quindi ci vediamo il 12 aprile a Ronchi con Stefano Mancuso e il 22 aprile a Venezia per lβanteprima del Festival dei Matti a parlare dei Basagliasss. Nel mentre scrivo di RSA, medicina di genere e caffΓ¨.
Ti ricordo che se vuoi bene ai libri e hai a cuore lβindustria editoriale, non ordinare i libri su Amazon. Ci sono le biblioteche, le librerie (meglio se non di catena), gli scaffali delle librerie delle amiche e ci sono servizi come Bookdealer che riunisce tante librerie indipendenti. Prendiamoci cura dellβindustria editoriale.Β
Se hai commenti e suggerimenti, scrivimi pure qui. Ti leggo! E se ti Γ¨ piaciuta, condividi Matilda con chi vuoi!
Ci vediamo tra un mese e buone letture! πππ
Questo Γ¨ il segno che aspettavo dopo aver girato a lungo intorno a The Book of Love senza decidermi a prenderlo.