📚 12 | Di madri, giovani e cibo
La prima puntata dell'anno e l'ultima del primo anno di vita di Matilda.
Ciao, e buon anno!
io sono agnese e anche se questo mese ho fatto troppe altre cose, di solito leggo molto e in questo appuntamento mensile ti racconto quello che leggo. E ascolto, e vedo, e incontro. La puoi leggere, ascoltare o tutto insieme!
In queste prime settimane di gennaio mi è tornata in mente una canzone di Alberto Dubito: siamo una generazione di pentole a pressione, pronti a esplodere.
Siamo quel tipo di persone a cui non piace urlare in silenzio... Mon frére ti invito a resistere, ti invito a resistere c’è una bomba giù in città e sta per esplodere, Mon frére ti invito a resistere noi siamo la bomba voi siete pronti a esplodere?! Rubo il sorriso a monnalisa, fa impressione generazione di pentole a pressione tu fa’ un favore e sussurrami piano l’odore di carta bruciata “meglio andare lontano” Un concetto due parole. siamo. stanchi.
L’ultimo leggero scoppio è stato durante la lettura di Bastava chiedere!, una graphic novel sul carico emotivo delle donne che si preoccupano di più, si mettono a organizzare e ci mettono più impegno. [Grazie, Alice!]. Condivido le parole di tante che mi hanno scritto: è da leggere e da far leggere alle ragazze più giovani.
Ti segnalo anche che è uscito questo libro che soddisfa i requisiti di saggio da leggere: è scritto bene e incuriosisce su argomenti che non si conoscono. Si chiama Ragione di stato e ragione di scienza e l’ha scritto Giacomo Destro - compagno di ufficio, caffè e titoli improbabili di giornali! Parla di science diplomacy, un argomento tanto affascinante quanto sconosciuto. Giacomo ti accompagna in un viaggio nel tempo, tra aneddoti e spiegazione del lavoro diplomatico e con uno sguardo sul perché questa disciplina sarà sempre più importante in futuro. Ma soprattutto: daje, Giacomo, regalaci questa newsletter!
Infine, iniziamo l’anno con un piccolo cambiamento: aggiungerò informazioni su chi ha disegnato le copertine e una valutazione personale da 1 a 5 ⭐. Sfidando la geopolitica, aggiungo anche da dove vengono le scrittrici. Prometto di tornare a puntate di una lunghezza accettabile, viste alcune rimostranze…
Nel giro di un mese sono passata dalle foto dei libri al mare alle foto dei libri a letto. Ottimo.
3 libri letti dell’ultimo mese
di Michelle Zauner [1/2 from Corea, 1/2 from Us]
Mondadori 2022, traduzione dall’inglese di Marta Barone
regalato da Tommaso dopo averlo indicato in una libreria, visto da storie di Valentina, conquistata dalla copertina
in copertina: illustrazione di Na Kim [5⭐]
🧄 «Da quando mamma è morta, piango da H Mart.
H Mart è una catena di supermercati specializzata in cibo asiatico. L’”H” sta per han ah reum, un’espressione coreana che si traduce approssimativamente in “con le braccia piene”. H Mart è dove i ragazzini che sono venuti a studiare da soli negli Stati Uniti si accalcano per trovare la marca di noodle istantanei che gli ricorda casa. È dove le famiglie coreane comprano gli gnocchi di riso per fare la tteokkguk, la zuppa di manzo e riso che porta nel nuovo anno. È l’unico posto in cui puoi trovare una vaschetta gigante di aglio sbucciato, perché è l’unico posto che sa davvero di quanto aglio hai bisogno per il tipo di cibo che mangia la tua gente» 🧄
Incomincia così il libro autobiografico di Michelle Zauner, dedicato alla malattia e alla morte della madre. Nasce come racconto per il New Yorker e, nella sua versione romanzo, è rimasto nella classifica dei best sellers del NYT per 40 settimane. Insomma, ha tutte le caratteristiche per essere letto. Per quanto mi riguarda, è già stato shortlisted per le migliori letture del 2023.
Mi piacerebbe approfondire con te due temi di questo libro: il cibo come elemento fondamentale delle relazioni e la difficoltà del lavoro culturale.
«Avrei imparato a cucinare per lei - tutte le cose che amava mangiare, e le avrei impedito, con le mie sole forze, di appassire»
L’autrice usa il cibo per rielaborare la malattia e la morte della madre. È un modo per cercare le sue radici di persona birazziale, da madre coreana e padre statunitense. Il cibo viene quindi usato come uno strumento di definizione dell’identità, perché va a riscoprire tradizioni, sapori e metodi di cucina diversi dal posto in cui vive. È il suo modo di ritrovare ricordi. È anche un modo per creare relazioni - questo lo so bene.
«Quel cibo era la nostra lingua silenziosa, simbolo del nostro ritorno l’una verso l’altra, del nostro legame, del nostro terreno condiviso»
C’è una scena che mi è piaciuta molto, quando descrive Peter, compagno/marito di Michelle, che si avvicina alla cucina coreana:
«Una delle mie cose preferite di Peter era il modo in cui chiudeva gli occhi quando mangiava qualcosa che gli piaceva tantissimo. Era come se credesse che eliminare uno dei sensi amplificasse gli altri»
Ho anche altre conferme sul fatto che il libro ti metta voglia di cucinare e di mangiare. Per colpa di Michelle, ho iniziato a fare kimchi di ogni tipo. Potrebbero seguire degli aggiornamenti.
L’altro punto del libro è la sostenibilità del lavoro culturale. Come sottolinea Michele in questa intervista, sua madre le “approvava” i suoi tentativi di una carriera artistica soltanto perché sapeva che tutti fallivano e non ci sarebbe riuscita. E nel libro vediamo qualcosa di conosciuto: i turni come cameriera, i lavori come segretaria e tante altre cose da fare per provare a fare anche quell’altro, scrivere e cantare. Michelle ha anche una band. [Tra l’altro, ho letto questo mese un articolo su come la musica elettronica sia sempre più inaccessibile a chi proviene da contesti working-class].
Ma su questo punto non aggiungo altro, perché merita arrivare al finale. 🎶
Abbiamo mai parlato dei refusi nei libri? Non mi metto sicuramente a strappare le pagine ma incontrarli mi crea una sensazione strana perché mi interrompe la lettura. In questo libro ne ho trovati almeno quattro e mi fa sentire un po’ tradita dall’editore, perché non si è preso totalmente cura di ciò che poi scelgo di leggere. La lista dei miei “contro” Mondadori si allunga.
Video correlati:
Michelle che in nemmeno 5 minuti viene intervistata, ci porta da H Mart e ci fa vedere come e cosa cucina
Inside Noma's new restaurant and fermentation lab
Romanzi correlati:
La vegetariana, Han Kang [Adelphi 2016]
di Douglas Stuart [from Scozia]
Mondadori 2022, traduzione dall’inglese di Carlo Prosperi
regalato dai genitori per il compleanno, avevo già letto altro dell’autore
in copertina: foto di Wolfgang Tillmans, The cock (Kiss), 2002 [3⭐]
Disclaimer: avendo abitato a Glasgow, sono di parte con i romanzi ambientati in quella città.
Il primo libro di questo autore, Storia di Shuggie Bain, mi era piaciuto forse di più. Tu dirai perché c’era un personaggio con il mio nome, Agnes Bain, e io ti dirò forse hai ragione. I romanzi sono comunque simili: la Glasgow operaia di qualche decennio fa, famiglie composte da figli che crescono soli, madri con problemi di alcolismo e padri che non esistono. E il figlio protagonista che cerca di capire chi è.
Si fa fatica all’inizio, si va piano, non si capisce bene dove si è e con chi si è. Questo perché ci sono due linee del tempo che procedono parallele nel libro e si incontrano - e quindi non proprio delle parallele - alla fine del libro. Poi però si capisce tutto e si legge veloce veloce fino alla fine. Mia madre può testimoniare che per giorni sono rimasta sul divano di casa a leggere, senza dare altri segni di vita.
All’inizio del libro, Mungo viene mandato a un weekend di pesca in un posto sconosciuto nelle Highlands con due uomini che la madre ha appena conosciuto alle riunioni degli AA. Giudichiamo forse la madre per queste scelte? No. Nel mentre, nell’altra linea temporale, Mungo conosce James e tra loro scoppia questo amore dolce, fatto di prime scoperte. Ma oltre al desiderio c’è la violenza di una società ipermascolinizzata. Sulla violenza c’è una scena particolare, che riguarda la vicina del piano di sotto. Mi piacerebbe parlarne con qualcuna che ha letto il libro!
Su alcune recensioni ho letto la frase “questo libro non è per tutti”. Ecco, ci ho pensato e non ho capito che cosa significhi. L’unica discriminante che posso fare riguarda magari l’età, ma non essendo esperta di letteratura YA non so esattamente cosa convenga leggere a particolari età (io comunque credo di aver letto di peggio, avendo portato Ines dell’anima mia all’esame di terza media). Quindi, cosa significherebbe? Che non si possono leggere libri che parlano di violenze che esistono nella società? O di quali sono le conseguenze - anche violente - dell’omofobia? Non dovrebbe essere soltanto il gusto della persona a creare un discrimine e non l’argomento? Se vuoi dirmi cosa pensi, ti leggerò con piacere (:
L’ho già detto che odio i finali aperti?
Libri correlati:
Lorna Mott torna a casa, Diane Johnson [Atlantide 2022]
La Gang, Graeme Armstrong [Guanda 2021] - te ne ho parlato nella prima puntata di Matilda
Quello che viene dopo 👇
di Andreas Steinhöfel [from Germania]
La nuova frontiera 2022, traduzione dal tedesco di Angela Ricci
regalo di natale dai genitori, sempre dalla famosa lista
in copertina: illustrazione di Alessandro Baronciani [4⭐]
C’è una famiglia composta dal giovane protagonista che scopre di essere gay, una sorella e una madre un po’ particolare e non è lo stesso libro di prima. Anzi, sono molto diversi ma queste coincidenze mi hanno fatto sorridere.
🌈 «Le persone di qui - disse Glass indicando con un ampio gesto tutta la piazza del mercato - vivono appiccicate le une alle altre da centinaia di anni e lo trovano del tutto normale. Ma sono le stesse persone che ti odieranno quando prima o poi ti innamorerai di un ragazzo» 🌈
Il libro inaugura una nuova collana di La nuova frontiera, Oltre, dedicata alla lettura Young Adults: «libri che vogliono emozionare, sovvertire opinioni, mettere in discussione, creare subbuglio». Si inizia con questo libro, che è una traduzione di un romanzo pubblicato nel 1998.
In questo paesino sperduto, arriva Glass con i suoi gemelli appena nati e i suoi modi di fare, tutti particolari. Te ne innamorerai. È un po’ una Lorelai Gilmore.
«Per lungo tempo pensai che con quella sua seducente cantilena Glass fosse in grado di capovolgere il mondo per come lo conoscevo, oppure di modificare la sua orbita intorno al sole»
Il protagonista è Phil, ormai adolescente, e lo seguiamo tra la scuola, i giochi, le nuove conoscenze e - ça va sans dire - i libri.
📖 «Quando io e Dianne scoprimmo la biblioteca, la eleggemmo subito come nostra stanza dei giochi e disegnammo con il gesso la Campana sul parquet, che scricchiolava dolente a ogni nostro salto. […] Mi mettevo al centro della stanza, immerso nella luce delle dita divine, e immaginavo che gli scaffali cominciassero a riempirsi da soli, come per magia. Dovevo solo chiudere gli occhi, e quando li riaprivo vedevo migliaia di libri allineati uno accanto all’altro, ciascuno con dentro un testo da scoprire» 📖
È un libro poco catalogabile perché è la storia di una famiglia, è un romanzo di formazione ma c’è anche un mistero che viene risolto. Ho capito che devo implementare i miei erbari con piante che possono sempre tornare utili.
È stato anche tratto un film. Lo cercherò.
Libri correlati:
Emily Dickinson e i suoi giardini, Marta McDowell [L’ippocampo 2021]
Heartstopper, Alice Oseman [Mondadori 2019-2020]
Trevor. Non sei sbagliato: sei come sei, James Lecesne [Rizzoli 2021]
Altri consigli veloci
In questa Matilda è tutto collegato. Per la seria “madre poco rispettosa dei canoni, misteri, uomini salvifici che arrivano, piante carnivore, primi amori e loro fine” ho visto la seconda stagione di Ginny & Georgia. A me piacciono molto loro, ma soprattutto Austin e i suoi occhialetti. Anche The Playlist mi è piaciuto (più le prime puntate che le ultime).
Ho guardato anche Le otto montagne e Aftersun. Belli entrambi, ma soprattutto il secondo. Inutile aggiungere che Paul Mescal è magnifico. Anche io è bello ma ti fa provare invidia per certe redazioni giornalistiche.
Il mese dei podcast musicali. Ho ascoltato qualche puntata, quelle che mi interessavano, di Audio Tape e tutte quelle bombette di interviste di (rullo di tamburi per la fantasia dei titoli dei podcast musicali) Forgotten Tapes. Parti pure da 💘 Damon Albarn mio grande amore 💘:
Ho letto Elena lo sa, ma non ne parlerò per svariati motivi. Iniziato all’alba di un sabato e finito prima della colazione. Un giallo, una signora anziana e una malattia.
I miei dati di lettura, disegnati malino
Cose fatte questo mese
Interviste. Consegne. Incontri.
Non ho rispettato i buoni propositi - e ne cambio uno perché a me lavorare di sera viene bene.
Ho letto poco, ma noto dal resoconto di questo episodio che mi sono dedicata a altri media. Ho anche scritto meno del previsto ma per certe cose ho bisogno di tempo: per pensare, per leggere, per informarmi, per cercare, per capire e, solo a quel punto, posso scrivere.
Su Twitter, ho pubblicato una lista di romanzi sul tema del carcere.
Sono tornata su Duolingo per francese e danese. Ti aspetto là! Doverosa menzione a Giulia: 💘
Sottofondo mentre scrivevo: R&B from Tanzania
Promemoria
Ti ricordo che se vuoi bene ai libri e hai a cuore l’industria editoriale, non ordinare i libri su Amazon. Ci sono le biblioteche, le librerie (meglio se non di catena), gli scaffali delle librerie delle amiche e ci sono servizi come Bookdealer che riunisce tante librerie indipendenti. Prendiamoci cura dell’industria editoriale.
Per finire
Se hai commenti e suggerimenti, puoi scriverli qua. Ti leggo!
E se ti è piaciuta, condividi Matilda con chi vuoi!
Ci vediamo tra un mese per festeggiare un anno di Matilda e buone letture! 📚💌💘